Si invecchia quando smettiamo di osservare! Se lo facciamo è come dire al nostro cervello "muori"! Che significa mantenersi attivi nell'osservare? Che relazione c'è con l'Intelligenza Emotiva? E con l'ascolto? O con il tentetativo di essere oggettivi?
Per chi vuole vedere meglio, quella dell'osservare e ascoltare per restare vigili, è un "must"!
«Nella sua ansia di oggettività, la scienza non deve dimenticare che la nostra esperienza del mondo è dall’interno.»
(L’ordine del tempo di Carlo Rovelli, Adelphi, 2017)
Immaginiamo di essere su una barca, in piedi, di fronte un bersaglio mobile, a cerchi concentrici bianco e rossi, la barca è in un mare abbastanza calmo, ma non fermo, abbiamo delle freccette in mano, sono a nostra disposizione e dobbiamo far centro, ne va della nostra vita! All'inizio del gioco abbiamo molte freccette, con il passare del tempo, alcune hanno raggiunto il bersaglio, altre lo hanno mancato; le condizioni del mare cambiano in continuazione, anche la barca, con il passare del tempo e delle intemperie, presenta delle crepe e voi dovete decidere a cosa prestare attenzione: al bersaglio, a quante freccette vi restano in mano, a quelle che hanno raggiunto il bersaglio, a quelle che sono andate fuori o alla barca che ha delle crepe, o al mare che comincia ad agitarsi? Alcuni dati oggettivi: le freccette che abbiamo in mano sono meno di quando avevamo iniziato il "gioco"!
Dobbiamo decidere che fare e soprattutto a cosa dare attenzione e priorità e ... "fare il nostro gioco"! Questa è la Vita!
Una breve metafora, una delle mille possibili, per rappresentare lo scorrere della vita e del tempo a nostra disposizione. Chi incontra un Coach è esattamente in queste condizioni, sta rischiando o di restare fermo o di agitarsi eccessivamente contribuendo all'aumento delle variabili che potrebbero determinare l'errore. Prendere la mira, focalizzarsi, oggettivare la situazione. Questo è uno dei primi compiti che un Coach ha nei confronti del Coachee (il Cliente). Il Coaching è un processo che ci porta da A a B: A è lo stato attuale, B è lo stato desiderato. Questo processo è possibile se rimane vivo il desiderio di imparare. Oggi si dice LEARN BY DOING !
Nel mio libro CLEAN del 2016, uso la metafora dello stagno, della rana e del bue, è una metafora efficace, ma non sufficiente. Sapere di essere nello stagno e conoscere magari il punto A e il punto B, non esula dal fatto che la rana voglia diventare il bue. Non solo, non evita neppure di pensare che dalla rana può sorgere un principe e, come nelle fiabe, vissero felici e contenti!
La realtà non è mai così semplice, è uno dei motivi per cui metafore, fiabe, racconti ci fanno fare un passo oltre l'ostacolo per vederlo oltre la sua dimensione reale o rappresentazione che ne facciamo.
Dwhite Eisenhower era uno che di ostacoli ne ha visti parecchi e li ha usati come stuzzichini a colazione, pranzo e cena durante la guerra e numerosi sono i suoi aforismi in merito. La storia ci insegna la lungimiranza e capacità di questo generale diventato poi Presidente degli Stati Uniti d'America, una delle sua frasi celebri: «tutti i piani falliscono, ma la pianificazione è indispensabile».
Perché è importante pianificare? Nella pianificazione c'è passato e futuro, in un momento presente. Il presente è in continua evoluzione ecco perché i piani falliscono, nel momento in cui sono realizzati, sono già vecchi.
Tutti ci arrovelliamo nelle scelte, ciò che va fatto prima o dopo, ciò che è importante o urgente. Eisenhower ci viene in aiuto supportandoci nel focalizzare il problema che va affrontato per primo, ciò che è più importante e urgente, da ciò che può essere delegato o rinviato per organizzarlo. L'obiettivo è studiare e imparare per evitare di stare nello stagno, in cui molte cose (e persone) ci fanno sprofondare. E' quella situazione in cui molte cose, apparentemente poco importanti e poco urgenti, ci disturbano e distolgono dall'attenzione e focalizzazione sulle cose importanti e urgenti.
Pochi ci dicono esattamente come fare, cerco qui di condividerlo in poche brevi righe.
Buon cammino!