Se incontri un Manipolatore …

Manipolare è un'arte; manipolatore è colui che la esercita.
L'esistenza dell'uomo è costellata dall'arte della manipolazione. Lo hanno fatto tutti, con vari e diversi scopi, sulla materia o sulle persone! Anche l'arte di persuadere, convincersi o focalizzarsi è manipolazione; è una parola strettamente legate al termine "POTERE", nel senso trasformativo.
Ci sono - sinteticamente - due applicazioni della manipolazione: una positiva e una che conduce altrove. Entrambe sono governate dalle stesse leggi fisiche e metafisiche, entrambi i lati hanno gradienti di un'arcobaleno di colori o toni di grigio, che nella Vita - a volte - non sono mai così chiaramente distinguibili o univocamente interpretabili. Tutto ciò va oltre il giusto o lo sbagliato del manipolare?
Sappiamo solo che accade ! E come tale è importante analizzare e considerare "CIÓ CHE É".
"Manipolare" deriva dal termine manipolo, con possibile influsso di mano. Infatti significa modellare, impastare, rielaborare, rimaneggiare e quindi anche alterare, influenzare e condizionare. Se immaginiamo l'argilla e tutti i manufatti di terracotta l'associazione è immediata. Nel libro della Genesi dell'Antico Testamento Dio crea l'uomo dall'argilla. Altro concetto interessante è che per manipolare 'basta una mano'. Il termine "manipolo" deriva dal latino manipulus, composto da manus e - probabilmente - dal verbo plère ‘riempire’. É nel latino medievale che il significato prende corpo grazie agli alchimisti ed erboristi, che definivano la giusta quantità in una 'manciata' esatta, quasi fosse un'unità di misura. E' però verso il 1600 che la parola propende per un uso più mentale e meno farmaceutico o erboristico. In tale periodo, infatti, è un termine utilizzato per modellare qualsiasi cosa e il manipolare ha per significato simile ad alterare, rielaborare, contraffare con intento trasformativo e quindi anche non limpido e pulito.
L'arte del manipolare, si impara e si insegna dalla notte dei tempi, sia in famiglia, che in pubblico. si pensi a Cicerone e al "genius loci" con cui si vuole manipolare la memoria del parlante e di chi ascolta; pensiamo all'arte medica, che manipola viscere e organi per trasformare il malato in sano, e così via.
Che cosa possiamo fare nel caso in cui accade e ne siamo coinvolti? Come accorgersene ? Come prendere la giusta distanza da un manipolatore ? Perché c'entra l'atto di volontà ? Queste sono alcune delle domande a cui cercherò di dare risposta.
Che cosa la manipolazione fa fare
Mi ha affascinato un caso, quando avevo poco più di 7 anni. Un'amica di mia sorella "era stata manipolata, aveva lasciato tutto, e si era unita ad una religione e ad un gruppo di persone ai più sconosciute." Erano i primi anni '70 e io mi chiedevo come avessero potuto fare, era una persona diplomata, di buona famiglia, che cosa le avevano fatto? Più avanti negli anni, appena maggiorenne, mi imbattei in un gruppo molto organizzato, che promettevano... le solite cose: successo, felicità e appartenenza. Lessi un loro libro, andai ad un loro corso, mi chiesero di aderire al loro movimento e quando dissi loro che volevo staccarmi e andarmene, mi sottoposero alla loro macchina della verità !!! A tutti i costi mi fecero delle domande con in mano due elettrodi, avendo visto qualche telefilm investigativo tenni delicatamente in mano i due cilindri senza esercitare nessuna pressione o nervosismo. Loro mi liberarono da ogni vincolo e io capii che era tutta questione di controllo e di saper rispondere con tono pacato alle domande di chichessia, con qualsiasi timbro o enfasi dell'interlocutore.
Da allora mi sono chiesto molte volte che cosa una persona possa fare per farsi ascoltare e quindi seguire. Mi sono persuaso nel credere che alle persone piacciono le bugie, piace aver paura di qualcosa ed essere suggestionati: li fa sentire Vivi, li fa sentire o vittime o carnefici, utilizzando una famosa dicotomia di P.A. Levine. Ma un leader, uno vero, come fa a farsi seguire dai suoi ? Quali sono gli atteggiamenti giusti per ottenere dei risultati qualificanti e duraturi ?
Dopo tanti anni e tante ricerche, cerco di condividere alcune mie esperienze e riflessioni, in una sorta di processo evolutivo. Dichiaro fin da subito che il mio pervicace e convinto scopo nella vita è stato cercare la verità e rifuggire dalle bugie e questo mi ha creato non pochi grattacapi nella mia vita, specie lavorativa. Devo invece riconoscere che, nella vita affettiva, tale scelta mi ha salvato più volte.
All'inizio pensavo che il processo di manipolazione fosse un meccanismo di spinta (push), martellante, quindi una questione di ripetuto sforzo e di forza di convinzione. É evidente l'effetto di forza del martello su un ferro rovente appoggiato sull'incudine, più sottile è seguire la forza se osserviamo o teniamo traccia delle notizie martellanti, che confermano (o meno) le nostre convinzioni o credenze, se però c'è paura o viene evocata il martello diventa assordante. Dalla fase di push, sono passato a considerare e perseguire un'altro approccio, quello di attrazione (pull), in cui è possibile avere un influsso positivo, attrattivo come quello di una calamita, una forza maggiore e costante (resiliente) nel tempo. La calamita ha minori minori resistenze in quanto esercita un suo stato naturale o presunto tale, senza alcun sforzo aggiuntivo: esiste così com'è.
Da queste ineludibili due componenti push e pull, tutt'ora esistenti ed evidenti, nella fenomenologia dell'esistenza, la dinamica che mi attrae e che considero più profonda, radicale e genuina è quella evocata e esplicitata nella sistemica di Bert Hellinger. L'analisi dell'esperienza fenomenologica ci consente di essere in un flusso manipolativo più grande e a cui la nostra è solo una scelta o di adesione o di rifiuto a quello che potremmo definire come flusso (flow) al "GRANDE SÍ" in una scelta dinamica di movimento interiore.
Ciò accade indipendentemente che manipoliamo o veniamo manipolati, come avviene il processo? Faccio risuonare in me delle domande: me ne sono accorto? Sono stato manipolato? Sto io manipolando gli altri/o, le informazioni e la realtà? Tutto ciò mi sta portando ad uno stato migliore di me stesso ? O mi sto danneggiando ? Sto spingendo (push) o attraendo (pull) all'errore qualcuno ?
Manipolare, quindi, ha come accennato almeno due accezioni una positiva e una "diversa" (non desidero definirla negativa, perché nella dinamica vittima/carnefice si affronta una sfida che va oltre la dicotomia); quella "diversa" arriva anche alla bugia, mistificazione e alla sottrazione indebita, ma non verrà qui trattata. Anche se a volte lo spartiacque (come una cresta di montagna) è molto sottile e difficile da individuare nelle nebbie della Vita!
Andropausa e Menopausa
Uomini e Donne prima o poi incontrano un fenomeno naturale: andropausa per gli uomini, menopausa per le donne. Processo più biologico e psicofisico per le donne, più psicofisico per gli uomini. Ad entrambi i generi viene chiesto di fare uno sforzo per accettare le cose per quello che sono ! Ho sperimentato fenomenologicamente che il fato, il destino, la nostra personalità e il nostro carattere ci fanno incontrare le persone di cui abbiamo bisogno per evolvere, in ogni caso la natura fisica del nostro essere ci risveglia a queste evoluzioni, per non lasciarle un'eventualità. Le nostre convinzioni, le nostre credenze, i nostri stati d'animo ad un certo punto cambiano e, chi più e chi meno, ci accorgiamo che manipolano la lettura della realtà che ci circonda. Preferiamo occuparci del fuori, che dell'interno, a volte risulta più semplice, immediato e di maggior successo; rimandiamo l'interno a "tempi migliori".
Pensione e Manipolazione
La mia convinzione, per esempio, "non andrò mai in pensione", o "il lavoro nobilita, rende liberi e porta consapevolezza" sono tali per il concetto di mondo che mi sono dato. Al contempo manipola la mia mente. Se per un'attimo togliamo da questa riflessione i lavori usuranti e svilenti la natura umana, possiamo concordare che molto si riduce al ritmo e frequenza lavorativa. Qual'è giusto e qual'è sbagliato ? Non saprei. Trovo altresì che sia ingiusto che decida uno Stato in modo arbitrario, ex post e non all'inizio del nostro rapporto di collaborazione. Gli Stati hanno manipolato intere generazioni. Le storie individuali, familiari e sociali da cui proveniamo, le esperienze, le idee e il corredo genomico che ciascuno di noi ha condizionano la nostra esistenza e ci manipolano. In determinate circostanze e situazioni, veniamo manipolati da queste informazioni che limitano le nostre libertà. Convincersi e pensare che per vivere è fondamentale "combattere" determina una visione del Mondo e delle cose sicuramente belligerante, implica frequentare certe persone ed escluderne altre, e così via.
Come la manipolazione agisce
Se state pensando di cambiare lavoro o reparto perché vi sentite manipolati o insoddisfatti: fermatevi un pò a riflettere neutralmente. É importante prendersi del tempo per valutare attentamente come si è manifestato questo desiderio e quali elementi hanno scatenato il tutto. Le motivazioni possono essere le più varie: dal desiderio di carriera, di soldi, di successo o perché il vostro capo è "imperativo", assillante, etc... potrebbe esserVi utile offrire il tema ad una Costellazione, numerosi nuovi elementi di valutazione verrebbero presi in considerazione.
Un capo o un luogo di lavoro potrebbero avere molti motivi per cui allontanarsene, prima di farlo ci sono delle cose da considerare. Se un capo a lavoro è troppo dolce potrebbe non raggiungere i risultati che gli sono stati assegnati o che si è prefissato, quindi non farebbe il suo lavoro! Non sto assecondando o difendendo capi dispotici, questi appartengono ad un'altra era geologica, malgrado tutt'oggi siano ancora molto diffusi, ma sto cercando di valutare se potete manipolare la situazione a vostro vantaggio. Passare dalla frequenza sono manipolato a manipolare. Come precisato all'inizio sto parlando di manipolazione positiva.
Perché diventare manipolatori
Come sopra accennato la manipolazione non è di per se negativa, per esempio nella Pubblica Amministrazione (PA) qualsiasi politico non riuscirebbe ad ottenere nessun movimento o risultato se non esercitasse la giusta pressione manipolatoria, le giuste leve verso i dipendenti della PA - per esempio - che per natura e per situazione sono tra le figure più refrattarie che io abbia incontrato; forse per il carosello di politici incontrati, forse per le iper tutele contrattuali e lavorative che hanno, a volte senza neppure rendersene conto non avendo fatto esperienze in altri mondi! Trovare soddisfazione, speranza e voglia nel lavoro è uno sforzo e propensione personale, malgrado i luoghi e le circostanze che circondano il nostro agire. Cambiare il punto di osservazione: Nelson Mandela ci ha lasciato, con i sui trent'anni di carcere, una testimonianza indelebile in tal senso.
A volte nelle Aziende private, specie in quelle di grandi dimensioni, non siamo lontani dalla Pubblica Amministrazione. Se sei una persona che pensa di aver subito una pressione eccessiva o debba prendere una decisione per "cambiare lavoro", vi potrebbe essere utile qualche ora di riflessione per riprendere fiducia e prospettiva personale invece di pensare subito di gettare la spugna!
In molti luoghi di lavoro ed aziende il ruolo del Coach è inserito nell'organigramma, con l'obiettivo di consapevolizzare le persone circa la loro carriera e allenarli a possibili ruoli futuri più importanti, ciò non significa necessariamente di maggiore responsabilità o remunerazione, ma soprattutto più sistemici. I paradigmi della remunerazione stanno cambiando, un ruolo sistemico in azienda significa essere e diventare un facilitatore o ambasciatore del cambiamento a parità di condizioni remunerative. Chi ve lo fa fare? La soddisfazione ! Aiutare i processi a fluire e a disincagliarsi, andando oltre l'ovvio e il normale o "abbiamo sempre fatto così" è una delle sottili e grandi soddisfazioni del vivere. C'è chi lo fa anche manipolando le persone in modo consapevole, se questo significa aumentarne l'efficacia a beneficio del sistema portando a termine le attività, i progetti e i piani, allora benvenga! Un buon piano/attività/progetto ha come prerogativa quella di far crescere le persone, altrimenti tenderanno ad andarsene o a regredire.
In oltre 30 anni di lavoro, ho incontrato moltissimi esempi di persone che in buona fede hanno tentato di manipolare gli altri per migliorare le cose e penso anche loro stessi. Io stesso sono stato manipolato. A volte ho visto persone migliorare e preservare solo loro stesse e a quel punto le ho abbandonate, lo si impara con l'esperienza. Se la manipolazione è positiva lo si vede dai risultati a medio e lungo termine. E' utile sapere che i capi, nell'esercizio del potere, a volte, cadono nel tranello del delirio da onnipotenza, vanificando gli sfori profusi precedentemente.
Se sei un manipolatore o vieni manipolato ci sono alcune cose che devi conoscere e sapere, circa l'arte della manipolazione. Questo ti permette di adottare delle soluzioni o delle strategie che, come minimo, ti aiuteranno a ritrovare un senso di equilibrio, piuttosto che un piano B per la tua fuga.
Ho avuto modo di provare ciò che scrivo in prima persona, ho ritrovato questi concetti nell'articolo indicato alla fine di questo breve testo anche se con l'accezione negativa.
3 Azioni concrete
Puoi intraprendere 3 azioni pratiche per avvalerti della manipolazione: 1) utilizzare delle bugie a fin di bene; 2) esercitare l'arte del complimento autentico; 3) fare dichiarazioni in pubblico per evidenziare il Purpose.
- La nostra Mamma ci ha sempre detto delle bugie a fin di bene! La bugia è una sottile arte per far tenere un segreto, per allenare le persone ad identificare i piani logici del Mondo, mantenere questi segreti ci permette di creare un clan, un gruppo di pensiero, che dovrà evolvere. Ci sono gruppi di pensiero volti al "bene comune" e altri al "bene personale o di clan". Ogni stadio e stato corrisponde ad un processo di normalizzazione. La mia esperienza mi porta a suggerire che solo grazie a dei colloqui "one to one" puoi ottenere questo mix di fiducia, azione e manipolazione positiva della realtà. Manipolare la realtà, le persone e noi stessi è quello che facciamo da migliaia di anni: aneddoti, notizie, storytelling, annali, storie e scoop sulle evoluzioni del sistema a cui appartieni sono alcuni degli strumenti più adeguati per far osservare le cose da un'altra prospettiva, con capacità logiche e discrezionali, quasi, superiori, con l'obiettivo di interpretare, capire e realizzare le attività e la realtà in modo diverso. La differenza stà nei dettagli e nelle specifiche per comprendere appieno l'intento. Se l'intento è positivo emerge dal modello e ci sarà spazio per il cambiamento evolutivo della situazione.
- Se dai o ricevi i giusti complimenti siamo sulla via della sincerità e autenticità manipolatoria! "Il Tutto non è per tutti", la verità va svelata progressivamente e non ovunque e comunque. E' importante diffondere le informazioni a dosi misurate, lodare al momento adeguato nel modo giusto, tutto ciò manipola la percezione delle cose! Uno dei grandi obiettivi in Azienda e nel lavoro per la trasformazione individuale e collettiva è creare alleati e confidenti, perché c'è bisogno di conoscere chi la vede o la può vedere in modo simile. I nostri punti deboli possono diventare punti di forza, le nostre rigidità punti di debolezza. La lode e la gratifica, anche se solo verbale, è generalmente appagante ed eccitante, anche se sai che non è vera al 100%. In questa fase la cautela è importante. A questo step di solito, segue, l'inserimento nel "circuito", per esempio assegnandoti qualche incarico supplementare o qualche "benefit".
- Per far emergere il Purpose è necessaria un arena e un pubblico (piccolo o grande a seconda delle situazioni e dei giochi di ruolo). A volte presentare un progetto o un'attività è un momento ideale per lodare e riconoscere i meriti alle persone che hanno contribuito. Questo genera senso di appartenenza e di squadra. In questa fase uno junior può "perdere la testa" e/o lucidità, un senior ha invece la possibilità di calibrare meglio, ecco perché nei team forti e solidi, sono co-presenti junior e senior. Fare team di soli giovani potrebbe essere controproducente. Il team deve essere consapevole dei rischi che sta correndo. Quando si interviene si deve essere lungimiranti e ingegnosi (oltre che operosi) per non incorrere in errori o sviste che possano compromettere il risultato atteso, anche se celato. Mi è capitato di avere incarichi importanti in cui mi sono state fatte promesse, non esser caduto in alcuni tranelli ha fatto di me un uomo più normale (ridimensionando il mio Ego) nel tempo, anche se nel breve periodo, specie se non si è accompagnati da qualcuno di valido, è stato difficile e ho rischiato di soffrire di isolamento e altro.
Conclusioni
Nella mia carriera professionale ho avuto modo di lavorare, almeno tre volte, con potenti manipolatori e ne sono uscito con delle lezioni di vita che mi hanno portato fin qui. Se avessi avuto un Coach affianco o avessi intrapreso un percorso di Costellazioni secondo le indicazioni di Bert Hellinger sicuramente avrei incorso ad un numero minore di errori e forse di danni.
Le Costellazioni Spirituali Aziendali, Lavorative e Organizzative consentono di aprire uno spazio protetto in cui emergono i contributi dei presenti senza giudizi, senza commenti, grazie alla manifestazione del Campo Informato. Così come Bert Hellinger ci ha insegnato. Da una costellazione si traggono spunti, riflessioni, idee dalle sensazioni profonde che il corpo e le intuizioni ci regalano, manifestandosi senza giudizio, con semplicità e trasparenza.
alcune note per saperne di più sull'argomento manipolazione:
https://hbr.org/2017/11/how-to-work-with-a-manipulative-person
A MUSO DURO di Pierangelo Bertoli