Il LEADER HYBRIS

«Hybris è oggi tutta la nostra posizione rispetto alla natura [...] hybris è la nostra posizione di fronte a Dio [...]
Hybris è la nostra posizione di fronte a noi stessi, giacché eseguiamo esperimenti su di noi, quali non ci permetteremmo su nessun animale, e soddisfatti e curiosi disserriamo l’anima tagliando nella viva carne: che cosa ci importa ancora della «salute» dell’anima! Dopo di ciò ci medichiamo da noi: essere malati è istruttivo, su questo non abbiamo dubbi, ancor più istruttivo che essere sani – i portatori di malattia ci sembrano oggi più necessari persino di qualsivoglia uomo di medicina e «salvatore».
Noi esercitiamo violenza su noi stessi, non v’è dubbio, noi schiaccianoci dell’anima, noi problematizzanti e problematici, come se la vita altro non fosse che schiacciar noci; in tal modo, appunto, non dobbiamo necessariamente diventare di giorno in giorno sempre più problematici, più degni di porre problemi, e proprio in tal modo forse anche più degni – di vivere? . . . Tutte le buone cose furono un tempo cose cattive; da ogni peccato ereditario è scaturita una ereditaria virtù.» (cfr. F. W. Nietzsche, Genealogia della morale, Milano 2007, Che significano gli ideali ascetici?, par. 9, p. 106-107).
Se conoscete un Leader, è possibile che almeno alcuni tratti di hýbris, li possiate individuare. Potremmo sostenere che quasi tutti noi abbiamo almeno una parte di questi tratti e l'esperienza di questo incontro non si scorda. Se intuite di avere tali prerogative e volete mettervi mano, l'Intelligenza Emotiva è lo strumento principe da cui iniziare!
Hýbris sia che la si subisca, sia che la si eserciti è un esperienza che non si dimentica facilmente, vi sono leader che non si accorgono di esservi immersi, anche questo fa parte di una spinta propulsiva vitale. Ragionare su Hýbris va oltre il concetto di giusto e sbagliato, bene e male. Potremmo dire che tutte le evoluzioni e cambiamenti della storia e quindi anche aziendali e/o personali hanno in se questa matrice originaria.
Cosa significa hýbris? e da dove parte il concetto di hýbris?
Le origini risalgono al mondo greco antico e alla mitologia. Il significato originale era di una persona “violenta”, “tracotante” e "arrogante" e la persona che la esercitava veniva condannata anche se colpevole involontariamente, perché spinto ad agire dal volere del fato. L'alibi che si concede all'hýbriter è un accecamento mentale che impedisce all'uomo di riconoscere i propri limiti e di commisurare le proprie forze: chi ha ambizioni elevate e osa oltrepassare il confine posto dal "destino" pecca di hýbris e incorre in quella che viene mitologicamente indicata come “invidia degli dei”; allo stesso modo chi non utilizza i propri talenti viene condannato ad altre "pene".
Si ritiene spesso che le catastrofi dell'essere umano siano effetto della sua hýbris (trasgressione, tracotanza). Anche se è grazie al superamento del limite consentito che genera "sviluppo", "progresso", "evoluzione". Le storie e le epopee dell'antica Grecia ci narrano di comportamenti superbi e violenti, come nei casi di: Serse nel suo disegno di dominio; Prometeo nel superare il limite posto da Zeus; Agamennone per avere iniziato la guerra di Troia. Secondo la tradizione questi accadimenti generano nella stirpe una catena di eventi nefasti. In sintesi potremmo sostenere che l'eroe tragico, si adegua alla legge della vita e trova tramite il dolore una via escatologia di librazione di se e di altri.
Tutto il processo visto in modo, il più possibile, neutrale genera riscatto della dignità umana e del suo destino. L'Hýbris può essere considerata quindi anche come un veicolo possibile della conoscenza. Conoscenza di sè, degli altri, dei sistemi e delle organizzazioni. L'Intelligenza Emotiva ci conduce e introduce, con strumenti rigorosi e neuroscientifici, a queste conoscenze.
per navigare sull'argomento puoi leggere quest'altro articolo di PASSAGGI LENTI
per approfondire puoi studiare questo testo