COSTELLAZIONI METAFISICHE AZIENDALI, COME FUNZIONANO – 3^ parte

Come funzionano le Costellazioni Aziendali
«Business Constellation» o Costellazioni Aziendali si applicano nelle tematiche lavorative, per valutare scelte organizzative, per individuare i punti di forza e debolezza dei progetti o nelle dinamiche relazionali tra colleghi.
Quando si usano le Costellazioni Aziendali
Ogni qualvolta c’è un problema in Azienda. Se desideriamo risolverlo o sciogliere un intoppo o si verificano delle resistenze la Costellazione Aziendale è un valido supporto per rappresentare la situazione in modo tale che il gruppo e/o il cliente acquisisca una più nitida purpose, vision, mission ed action.
Questa metodologia è utilizzabile in ogni occasione utile aziendale, sia in ambito di scelte o decisioni organizzative, lavorative o strategiche. Per esempio per valutare se un Piano e/o Progetto ha tutti gli elementi o le necessarie valutazioni o si stiano considerando tutte le implicazioni. Aggiunge nuove prospettive e visioni più ampie.
Il metodo necessita di studio, applicazione, attenzione e presenza. Finora il metodo è stato meno conosciuto nel campo delle aziende. Anche in questo caso, team e manager possono "farsi mettere in scena", capire i ruoli e i problemi reciproci e quindi ottimizzare i processi, rimuovere gli ostacoli ed sciogliere le incomprensioni.
Cosa servono le Costellazioni Aziendali
Le Costellazioni Aziendali, malgrado il nome, non si occupano di astri, stelle o astronomia. Il loro nome trae origine dalle Costellazioni Familiari, sulle quali vi è un'ampia documentazione e letteratura.
Le Costellazioni Aziendali aiutano le aziende ad evolvere, superare problemi e risolvere situazioni di diversa natura.
Le Costellazioni Aziendali possono essere condotte in un incontro individuale tra due persone (il facilitatore e il cliente) o in un incontro con un gruppo di persone, anche dello stesso team di lavoro.
In una sessione individuale il facilitatore pone alcune domande al lavoratore, o al manager, o all’imprenditore e poi lascia lavorare il «Campo Informato».
In una sessione in gruppo, anche con un team della stessa azienda, il facilitatore fa delle domande alla persona che porta al centro del gruppo l’argomento e poi lascia lavorare i rappresentanti che agiscono nel «Campo Informato».
Le Costellazioni Aziendali sono al Servizio della Vita delle persone, di un progetto, di un area di business (BU), di tematiche specifiche che possono coinvolgere anche l’intera azienda.
Le Costellazioni Aziendali ci permettono di esplorare molti ambiti diversi, con notevoli risparmi di tempo e di risorse economiche da parte dell’Azienda.
Le Costellazioni Aziendali utilizzano la percezione, l’intuizione e la lettura fenomenologica di ciò che accade (CIO CHE É) durante la Costellazione.
Come ebbe modo di dire Bert Hellinger in un seminario in Brasile (Curitiba, 19-20 agosto 2008) e riportato nel libro Ordini del Successo: «Alcuni contrappongono le Imprese alla Vita. Ma è chiaro che le imprese sono il fondamento della Vita di molte persone…. al servizio della Vita».
La mia storia in breve con le Costellazioni
Mi avvicino alle Costellazioni Aziendali nel 2012, grazie alla scuola ALTROVE di Lorenzo Campese dove conosco Attilio Piazza, per tramite di due amici e colleghi, Fabio Milani e Alessandro Morabito, titolari di SALEF società di consulenza aziendale, con i quali lavoriamo assieme in alcune importanti aziende italiane pubbliche e private. Grazie a Lorenzo riconosco il grande lavoro che devo intraprendere su di me prima di applicarle, Attilio stesso me lo ricordò in un pranzo di lavoro con Fabio e Alessandro.
Fino al 2010 avevo sempre lavorato in modalità «push», cioè in spinta: su di me stesso, sugli altri, sui progetti, sulle istituzioni, sulle situazioni, nel tentativo di ‘spostarli’. Già nel 2009 la mia Mentor Coach, Marina Osnaghi, mi aveva evidenziato e avvertito di quanto la modalità push sia energivora, e al contempo non faciliti la neutralità per chi desidera esercitare la professione di Coach.
Quel feedback mi porta a studiare come superare questo automatismo, mi avvalgo anche degli strumenti psicometrici di 6SECONDS, mi accorgo di alcuni piccoli miglioramenti, anche se continuo spingere, con metodo, ma sono ancora in «push»! ;-)
La Natura, la Vita e il fisico, prima o poi battono un colpo ! Se ascoltiamo i messaggi qualcosa inizia a cambiare. Comincio ad essere stanco, svogliato e irascibile (più di prima) al punto che arriva una forte intuizione e una domanda: ‘c’è o no un’altra modalità che non sia di spinta ?’
La risposta non tarda ad arrivare, il «Campo Informato» è sempre lì vicino a noi e ci manda informazioni, a volte siamo testardi e induriti dalla Vita o da noi stessi. Arriva un input di David Bramini e rischio, sapendo poco l’inglese, vado a Bilbao da D.J. Anderson, imparo Kanban Method, e il suo approccio: «pull». WOW che figata !
In quegli anni gli scritti del Kanban Method, vengono associati a un framework denominato Cynefin di Dave Snowden, consulente internazionale, il quale suddivide i temi/problemi in quattro categorie: semplici, complicati, compressi e caotici.
Per ristrutturare e riorganizzare le situazioni caotiche delle organizzazioni Aziendali è necessario scomporle in tematiche o problematiche semplici, complicate e complesse. Le semplici sono note e permettono di seguire un sentiero tracciato e consolidato da delle «best practice». Le complicate sono più impegnative, anche se hanno una loro ripetitività, anche se più dilazionata nel tempo rispetto alle semplici. La sfida si concentra nelle complesse, dove si affaccia l’ignoto e le incognite. Anche il caos, o quello che noi riteniamo tale, ha un suo senso, come tutto in Natura e nella Vita. Continuo o penso di continuare in modalità «pull», in realtà sono un ibrido.
Durante questo periodo «push/pull» continuo a frequentare i seminari di Lorenzo Campese e dopo un pò inizio a frequentare quelli organizzati da Christina Niederkofler in cui vedo all’opera coloro che hanno lavorato direttamente con Bert Hellinger. Ehhh BAM ! Accade l’imprevisto! In una Costellazione entro in modalità «flow» ne esco sconvolto e contento!
Più recentemente frequento e familiarizzo con l’approccio di Romy Gerhard e alla sua modalità outdoor di Constellation week incontro gruppi di costellatori che lavorano da decenni nel tentativo di stare nel «flow» nel flusso del «Campo Informato». Le Costellazioni Aziendali le avevo già incontrate con G. Senoner, A, Piazza, L. Campese e le avevo applicate, anche se con dedizione e apertura limitate.
Da qui inizia una nuova storia, bisogna però avanzare per tappe, per condividere con coloro che desiderano avvicinarsi.
Breve storia delle Costellazioni Aziendali
Le Costellazioni Aziendali sono state focalizzate e sintetizzate, grazie al copioso lavoro di ricerca, sperimentazione, analisi e scrittura di Bert Hellinger, filosofo, ricercatore, educatore e terapeuta tedesco, che ha protratto il suo lavoro fino al 2019. In realtà Hellinger per evitare equivoci e malintesi si definirà: filosofo.
Tutto ebbe inizio con le Costellazioni Familiari, a cui Bert Hellinger diede grande attenzione, per arrivare a coinvolgere anche l’Azienda, il lavoro e l’organizzazione. L’evoluzione successiva di Bert fu nelle Costellazioni Spirituali.
Le Costellazioni hanno il loro fulcro nell’approccio fenomenologico. La fenomenologia è l’attenta analisi del manifestarsi di un movimento interiore nella realtà, che in una Costellazione emerge tramite i rappresentanti.
Bert Hellinger assieme a Sophie Hellinger, si è occupato delle Aziende e di come le persone vivono i progetti, le dinamiche aziendali, di come riescono a sviluppare il business, di come i processi e l’organizzazione possa beneficiare di un clima tra le persone favorevole alla crescita e alla Vita.
Come funzionano le Costellazioni Aziendali
Per chiarire le Business Constellation o Costellazioni Aziendali è importante il linguaggio adeguato alla situazione e circostanza.
Le Costellazioni Aziendali affrontano temi aziendali, organizzativi o lavorativi individuali o di gruppo. Il cliente esprime il tema/problema e questo viene rappresentato da uno o più rappresentanti, il tutto viene facilitato da un consulente costellatore che è al servizio del processo/percorso che connette sistemicamente tutti gli elementi.
E’ importante nominalizzare gli elementi che costituiscono una Costellazione Aziendale ed entrano in relazione tra loro. Sono, in linea di principio, sempre quattro:
- FOCUS o definito anche tema o problema, sul quale il committente (per essere chiari: il Cliente che paga l’attività in Azienda) desidera focalizzare l’attenzione. É lui/lei che valuta dove accendere la luce per avere maggiore chiarezza o informazioni.
- RAPPRESENTANTI sono le persone che compongono il gruppo presente alla Costellazione, possono essere persone dell’azienda o estranee all’azienda; ad ogni partecipante viene assegnato un ruolo, a volte non dichiarato, e devono interagire con il sistema secondo un movimento interiore fenomenologico;
- FACILITATORE o COSTELLATORE AZIENDALE è la persona che, con cura e attenzione, fa emergere l’inespresso e le percezioni, veicola il paraverbale e il non verbale ad una dimensione visibile al Cliente;
- CAMPO ENERGETICO o «Campo Informato» è presente ovunque e comunque. Il Business, il denaro, l’Azienda ne sono forme di materializzazione nel suo fluire, vivere, svilupparsi e/o trasformarsi. I rappresentanti hanno il compito di intercettare il «movimento interiore» profondo, viscerale, dinamico del campo energetico. Compito dei rappresentanti e del facilitatore coglierne il flusso e tradurlo in informazioni al Cliente.
Ciò che emerge in una Business Constellation consente di connettere le singole persone, il team, l'Azienda e il tema prescelto al Servizio della Vita dell’Azienda e quindi del Cliente.
La differenza tra Costellazioni Familiari e Aziendali
Le Costellazioni Familiari, negli ultimi 50 anni, si sono diffuse in tutto il Mondo, e sono conosciute e seguite da un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo.
Vi sono molte modalità di rappresentare le Costellazioni, in questa sede ci si rifà in modo esplicito a ciò che Bert Hellinger ci ha insegnato.
Sia le Costellazioni Familiari che le Costellazioni Aziendali utilizzano l’approccio fenomenologico.
Le Costellazioni Familiari sono nate come strumento di facilitazione delle dinamiche di Vita della persona, della sua famiglia e dei suoi antenati. L’obiettivo delle Costellazioni Familiari è di far emergere e sciogliere le dinamiche di relazione che si erano irretite.
Le Costellazioni Familiari sono utilizzate sia come strumento di crescita delle qualità umane della persona, sia come strumento di «Aiuto alla Vita», come Hellinger stesso amò definirle.
La prima grande differenza tra le due è che nelle Costellazioni Familiari tutto si manifesta nel momento della Costellazione, da quel momento per il Cliente inizia un viaggio. Nelle Costellazioni Aziendali sono molto importanti i lavori preparatori, per esempio, di chiarificazione dei processi in atto e del mandato che il Cliente ci affida. Ciò consente che nella Costellazione Aziendale possano essere vagliate ed esplorate diverse soluzioni, comprese quelle sconosciute.
La Costellazione Aziendale è, per esempio, utile per il singolo o per il gruppo per verificare e sperimentare le soluzioni ipotizzate, al fine di ottenere indicazioni chiare e applicabili sul da farsi.
Altra fase importante del lavoro con le Costellazioni Aziendali sono i lavori successivi alla Costellazione stessa.
Le Costellazioni Aziendali e la fenomenologia
Cosa possiamo intendere o interpretare per fenomenologia nelle Costellazioni Aziendali? Possiamo indicare, con questo termine, tutto ciò che si presuppone che la realtà desideri far emergere, svelare o mostrare. Ciascun rappresentante nella libertà di un movimento interiore autentico manifesta ciò che il «Campo Informato» desidera far emergere. Ciò che qui possiamo brevemente dichiarare che ogni rappresentante deve intercettare non il movimento del pensiero, logico e matematico, della parte sinistra del cervello, ma tutto il resto che genera un movimento autentico e libero dal giudizio.
I partecipanti ad un outdoor di Costellazioni possono essere persone di un medesimo team di lavoro della stessa azienda, o appartenenti a team diversi, o addirittura non appartenere a nessuna realtà aziendale o al tema che si sta costellando. In alcuni casi quest’ultima possibilità risulta maggiormente svincolata - a volte - preconcetti o pregiudizi o giudaizzi consolidati dalla quotidianità, anche se non è sempre così!
Il gruppo si trova in luogo, in uno spazio e in un tempo, possibilmente privo di ostacoli e ben preparato. Ci si dispone in cerchio, una persona (quella più autorevole o delegata) condivide e pone all’attenzione del gruppo il tema, l’argomento, il problema di lavoro e/o di vita; il team e le persone presenti se ne prendono carico mettendosi al Servizio della Vita e dell’Azienda. Vengono scelti dei rappresentanti che assolvono a dei ruoli, si avvia in questo modo un processo/percorso di apertura al tema posto, che si concretizza in un atteggiamento e movimento disinteressato di ciascun rappresentante.
I presenti condividono, moderati dal facilitatore, i movimenti interiori quali: intuizioni, percezioni corporee e movimenti fisici che emergono da una lettura fenomenologica.Condividono inoltre parole, piccolissime frasi, soprattutto condividono un movimento.
É infatti tramite movimenti paraverbali e non verbali, principalmente, ma non solo che il «Campo Informato» e l’Energia emerge. Il sistema trova un nuovo o un maggiore spazio, equilibrio, prospettiva, postura, visione, purpose. E molto si svela all’occhio attento di ogni osservatore presente.
Collettivamente ci alleniamo alla presenza, alla consapevolezza del gesto che esprime qualcosa di unico, inimitabile, profondo, genuino e autentico.
I rappresentanti e i loro ruoli
I partecipanti alla Costellazione Aziendale possono avere due ruoli: essere attori nella Costellazione (denominati rappresentanti) od osservare le dinamiche stando seduti al loro posto. In entrambi i casi, tutti, sono al Servizio di ciò che accade, e l’esercizio in cui tutti devono aprirsi è il non giudizio e l’apertura interiore, al raccoglimento, in definitiva essere in ascolto attivo, quindi «presenti».
Un sereno discernimento in azienda e nel lavoro è una pratica più difficile di quella che possiamo esercitare nella vita privata. Se per esempio c’è nell’outdoor Costellativo l’Amministratore Delegato o qualche stakeholder aziendale rilevante può in alcuni casi aiutare, in altri generare dubbi o bloccare delle dinamiche.
Il «patto d’aula» iniziale tra i presenti e il facilitatore è molto importante. Tale patto deve essere discreto, al contempo incisivo e chiarito in ogni suo aspetto all’inizio dei lavori, deve essere rispettato dai presenti e rispettare il mandato ricevuto dal committente aziendale.
La persona più autorevole, o un suo ambasciatore o uno stakeholder illustra brevemente il tema a tutti i presenti (il mandato ricevuto dal Cliente è un fattore di prerequisito). Il tema viene integrato e confermato, se del caso, dai presenti. Viene chiesto a ciascun rappresentante di posizionarsi nello spazio e di interpellarsi interiormente (silenziosamente) su quale sia il movimento della sua percezione, e di come si manifesta sia interiormente che esteriormente. Il facilitatore chiederà cosa il rappresentante desidera condividere, con libertà e trasparenza.
Nella Costellazione è il movimento che inizia e finisce nel prendere corpo che genera il risultato. Ciò accade se i presenti rispettano alcune regole della Costellazione.
Eccone alcune qui brevemente riepilogate:
- far «parlare» il corpo partendo da un movimento interiore;
- «mettere a tacere» il cervello logico razionale;
- interpellarsi interiormente circa l’autenticità del movimento che si intende intraprendere e che si esegue;
- lasciar emergere ciò che si manifesta dall’interno, essendo presenti a ciò che sta accadendo, qualsiasi cosa stia accadendo;
- osservare ciò che accade e non commentare.
É più facile scriverlo che viverlo, in una Costellazione a volte si vorrebbe parlare, spiegare, correre (invece dobbiamo modulare); si percepiscono informazioni autentiche, tanto più in siamo autentici e coinvolti nella dinamica e al contempo distaccati, quasi noi osservassimo dall’esterno i movimenti del nostro corpo e ci stupissimo di cosa sta facendo o dicendo.
Il «risultato» è sempre al primo posto nelle Costellazioni Aziendali
In Azienda generalmente si ha poco tempo e budget. Quello che ha prevalenza e priorità in Azienda è il risultato che per antonomasia deve essere SMART (Specifico, Misurabile, Appetibile, Riproducibile e Temporizzato).
Il facilitatore deve avere esperienza e cognizione di causa delle dinamiche aziendali.
Focalizzazione al risultato è determinante, c’è un mandato molto chiaro da parte del Cliente e va rispettato. La soluzione a fine Costellazione deve essere visibile
Il tema di indagine deve essere ben conformato e definito. Tra i rappresentanti possono essere aggiunti elementi immateriali come l’energia finanziaria, il successo o il denaro o altri elementi.
Nelle Costellazioni Aziendali si lavora sulla situazione reale dell’azienda o dell’area specifica o su un progetto. La Costellazione ha come intento quello di identificare i movimenti che portano alla soluzione e di rendere evidenti i potenziali espressi ed inespressi.
Le difficoltà in una Costellazione Aziendale
Possiamo riassumere le principali difficoltà che possiamo incontrare in una Costellazione Aziendale in due tipologie: cause esterne e cause interne.
Tra le cause esterne potrebbero annoverarsi la location, rumori esterni o la struttura della stanza che deve essere priva di ingombri od ostacoli e sufficientemente ampia.
Potrebbe esserci l’imbarazzo di avere atteggiamenti e posture inusuali (si consigliano abbigliamento comodo e informale).
Altra causa esterna potrebbe essere il mandato modificatosi nel tempo, e che esige di essere riverificato prima dell’inizio dell’incontro. Qualora le condizioni fossero mutate, varrà la pena rimodularlo e portare all’evidenza del gruppo quanto sta accadendo.
Tra le difficoltà interne alle persone che partecipano alla Costellazione Aziendale potremmo dire che la più frequente, le prime volte, è la velocità nel movimento dei partecipanti. Nelle Costellazioni si pratica la lentezza del movimento, per aumentare la percezione fenomenologica del movimento interiore.
Il giudizio è un altro fattore che potrebbe determinare o accentuare le cause di difficoltà interne.
In una Costellazione Aziendale il movimento interiore del rappresentante deve essere al Servizio della Vita e del Cliente e senza far prevalere la sua dinamica personale. É un momento in cui si riceve e si dona molta energia e forza.
Nel momento in cui siamo rappresentanti nella Costellazione dobbiamo avere la capacità di distingue i nostri pensieri da ciò che il nostro corpo percepisce e ci richiede. Il corpo e ciò che il nostro sistema sensoriale sta provando o vivendo ci rivela delle azioni da intraprendere, la nostra mente potrebbe indicarne delle altre, in questo significa allenare il discernimento.
Conclusioni
Partecipare ad una Costellazione Aziendale consente in poco tempo di avere informazioni molto utili per qualsiasi scelta aziendale.
In una Costellazione Aziendale si condividono informazioni e insight molto utili al gruppo e all’azienda, ottimizzando costi e tempi.
Una Costellazione Aziendale è un’esperienza utile a tutti i partecipanti.